LA PRIMA MACCHINA DI THOMAS NEWCOMEN |
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La macchina a Vapore di Newcomen, che ha preceduto quella di Watt, è uno dei più interessanti prodotti della tecnologia sviluppati del 1700, molto più evoluta rispetto a quella di Savery, ma l'ufficio brevetti inglese non gli concesse il brevetto per l'opposizione di Savery stesso. Newcomen dovette aspettare fino al 1712 per essere autorizzato a costruire e vendere i suoi impianti. Fu questa macchina che confermò la validità degli esperimenti di Papin. La macchina era chiamata a "pressione atmosferica" perché il vapore era usato a bassa pressione. La reale forza di questa macchina era il vuoto che si creava quando il vapore acqueo si condensava. | |||||
Il disegno rappresenta il principio di funzionamento della macchina realizzata da Newcomen nel 1712 | |||||
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Animazioni della macchina: | ![]() |
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Da questo
momento la macchina a vapore, benché fosse chiamata ancora "macchina
atmosferica", divenne una cosa generalizzata e molti operai
inglesi trovarono una nuova specializzazione d'impiego: il conduttore di
caldaie a vapore. Nel disegno si nota che le aperture delle valvole d'immissione del vapore (Tap B) e quella dell'acqua di raffreddamento (Tap A) sono aperte meccanicamente tramite due leve mosse da un'asta collegata con il bilanciere (inizialmente, tali operazioni venivano svolte manualmente). Si nota una pompa secondaria e accessoria, utilizzata per riempire la cisterna dell'acqua fredda destinata alla condensazione del vapore. |
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