I PERFEZIONAMENTI DELLA MACCHINA DI NEWCOMEN DA PARTE DI WATT |
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Circa
65 anni dopo, nel 1776, James Watt perfezionò la macchina di Newcomen,
migliorandone l'efficienza. L'aggiunta di un secondo cilindro, un
condensatore, permise al cilindro principale di funzionare ad una
ragionevole temperatura senza raffreddarsi per pre-condensare il vapore.
Questo fu il problema principale della macchina di Newcomen che, in
questo modo, perdeva di potenza
[G] e rendimento
[G]. La soluzione di Watt
prevedeva che il vapore del cilindro principale caldo fosse
"succhiato" all'interno del secondo cilindro di condensazione
immerso in acqua fredda formando, in questo modo, un vuoto parziale
all'interno del cilindro principale stesso. Un altro problema della macchina di Newcomen era dovuto alla qualità di costruzione del cilindro principale; la superficie interna, a causa di getti poco precisi, era molto irregolare e rugosa così che era difficile ottenere un buona tenuta fra cilindro e pistone. Watt usò dei cilindri lavorati al tornio con una tecnica usata per costruire le canne dei cannoni che forniva superfici più precise e lisce che permisero di ottenere un "vuoto" migliore. |
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In questa successiva macchina di Watt, il cilindro principale, che si vede qui a fianco, non fu sostanzialmente modificato rispetto a quello di Newcomen ad eccezione del fatto che esso era pre-riscaldato con una "camicia di vapore" per mantenerlo il più caldo possibile. |
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L'aggiunta di questo piccolo cilindro di condensazione a lato della pompa collegata al "trave oscillante" o bilanciere è stata un'altra miglioria realizzata da Watt. |