IL NUOVO VOLTO DEL LAVORO


Gli operai, male retribuiti e quindi male alimentati, erano costretti a sopportare molte ore di duro lavoro (14 o più), in capannoni spesso a temperature molto elevate oppure gelidi, in ambienti privi di qualsiasi misura di sicurezza. Se si fossero ribellati sarebbero stati immediatamente licenziati e sostituiti, data l'enorme quantità di disoccupati disposti, pur di lavorare, ad accettare un salario ancora più basso.
Nelle attività in cui non era richiesta la forza fisica di un adulto, gli operai venivano sostituiti dai bambini, che costavano molto di meno. Se la vita degli operai era difficile, ben di più lo era quella dei bambini, adoperati in lavori pesanti, ripetitivi e pericolosi (anche per 12 ore al giorno). Il fisico di molti di loro, malnutriti e costretti in posizioni innaturali, non si sviluppava in maniera adeguata.
La mortalità infantile era altissima. I genitori accettavano questa situazione perché i salari erano tanto bassi che il lavoro dei figli era indispensabile per la sopravvivenza dell'intera famiglia.
LETTURE

Inchiesta parlamentare sul lavoro degli operai inglesi

La divisione del lavoro: due opposte visioni