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Il
vapore era gią noto nell'Evo Antico, ma non era convenientemente
sfruttato come fonte di energia. Eppure, gią nel 200 a.C., Erone di
Alessandria, docente di fisica nella scuola superiore di Alessandria
d'Egitto, aveva costruito una turbina, il primo congegno azionato
dalla forza del vapore chiamata la "sfera di Eolo" o Eolipila
[animazione], che mostrava ai suoi
studenti in funzione (vedi i due disegni a fianco).
Quella turbina dimostrava l'alto livello di conoscenza tecnica
raggiunto dall'umanitą gią 2200 anni fa. Infatti la sfera rotante di
questa macchina (il "rotore") sfruttava, per muoversi, il principio
di reazione [G]:
il vapore, prodotto nel recipiente semisferico inferiore (assimilabile
a una "caldaia") grazie al fuoco sottostante, raggiungeva il
recipiente sferico per il tramite dei due tubi verticali e usciva
violentemente dai due ugelli, i quali, opportunamente orientati,
provocavano il moto di rotazione per effetto di reazione.
Questo stesso principio, ovviamente grazie ad accorgimenti diversi e
pił razionali, muove oggi le colossali turbine
[G]
"a reazione" delle centrali termoelettriche. Purtroppo la
mentalitą dell'epoca impediva certe ricerche dirette a ricavare
soluzioni pratiche da esperimenti scientifici. In effetti c'era a
disposizione un gran numero di schiavi, che, insieme con gli asini,
costituivano la fonte di energia pił economica e pił generalizzata.
Abbiamo accostato gli asini agli schiavi, non per disprezzo, ma per
mettere in risalto come bestie ed esseri umani venivano allora
trattati allo stesso livello. |