|
||||||||||
Rapporto figura-sfondo |
||||||||||
|
||||||||||
|
||||||||||
L'occhio riceve lo stimolo esterno luminoso che,
passando attraverso il cristallino, forma sulla retina l'immagine capovolta. Poi, tramite
il nervo ottico, l'immagine passa al cervello che la elabora, capovolgendola ancora. Gli stimoli sensoriali, che arrivano sulla retina e determinano il campo visivo, vengono elaborati dal cervello: cosa ci permette di individuare e distinguere i vari oggetti nell'insieme degli stimoli stessi? Vedere e distinguere gli oggetti significa organizzare una parte del campo visivo, separata da contorni, come figura in primo piano e spostare il resto in secondo piano, considerato come sfondo. Un ruolo molto importante è svolto dai margini: infatti essi hanno una "funzione unilaterale", servono cioè a delimitare solo quelle parti del campo visivo che hanno carattere di figura, mentre la zona interfigurale, che assume fenomenicamente carattere di sfondo, è priva di forma: non ha cioè margini chiarimenti distinti. Nelle figure che avrai la possibilità di vedere in seguito è affrontato il fenomeno appena esposto che può essere determinato da diversi fattori visivi, ecco alcuni esempi:
|
||||||||||
Quando non agiscono delle condizioni che regolano il rapporto figura-sfondo, privilegiando una parte del campo visivo sulle altre, entra in campo la soggettività dell'osservatore. | ||||||||||