Scena prima

Ping:

Olà Pong! Olà Pang!

Pang, Pong:

Olà!

Ping:

Oggi ci sarà la prova del principe straniero e siamo pronti a tutto: se lo straniero vince, prepareremo le nozze, se perde, prepareremo il funerale.

Pong:

Io preparo le nozze.

Pang:

Io il funerale

Pong:

Le lanterne rosse per la festa

Pang:

Le lanterne bianche di lutto

Insieme

Pong\Pang

Gli incensi e le offerte……….

Pong:

Se vi saranno nozze si preparerà la portantina scarlatta.

Pang:

Se ci sarà il funerale si preparerà una bella bara grande.

Insieme

C’è chi piange C’è chi ride.

Insieme

(i tre)

Tutto andava secondo

l'antichissima regola del mondo.

Poi nacque Turandot.

Ping:

E sono anni che le nostre feste

si riducono a gioie come queste:

tre battute di gong, tre indovinelli,

e giù teste…..

I Tre:

E giù teste! (prendono i rotoli calendario)

Pang:

L' anno del topo furono sei!

Pong:

L’ anno del cane otto!

Ping:

Quest’anno sono già tredici.

Pang:

Che lavoro!

Pong:

Che noia!

Ping:

A cosa siamo ridotti?

Tre:

A ministri del boia!

Pong:

O mondo, mondo pieno di

pazzi innamorati!

Ping:

Ne abbiamo visti arrivare degli aspiranti!

Pong:

Quanti!

Pang:

Quanti!

a tre:

Quanti!

Ping:

Non ricordate il principe

regal di Samarcanda?

Diede la sua risposta

e lei , con quale gioia,

gli mandò il boia!

Pang:

E l’ indiano gemmato?

Amore chiese e fu decapitato!

Ping :

Uccisi!

Pong:

Uccisi!

E decapita, estingui,

ammazza…

A tre :

Addio amore! Addio razza!

Tamburo……

Ping:

Udite ! Il tamburo del Tempio Verde.

Pong:

Altro che amore! Altro che pace.

Pang:

Ha inizio la cerimonia.

Ping:

Andiamo a goderci lo spettacolo.

 

Scena seconda

Entra la folla, Calaf, guardie, mandarini, per ultimo il Gran Can, tutti si gettano con la fronte in terra. Calaf si fa avanti e si inginocchia.

Altoum:

Alzati, incauto giovane. Da dove vieni? Chi sei?

Calaf:

Signore, concedetemi la grazia di non rivelare il mio nome.

Altoum:

Come osi chiedere la mano di mia figlia senza dirmi la tua origine?

Calaf:

Sono principe. Dirò il mio nome dopo aver sostenuto la prova, sia che la superi, sia che sia condannato. Ma per ora mi sia permesso tacere.

Altoum:

Te lo concedo.

Calaf:

Vi ringrazio per la vostra generosità. Ma non cambierò idea, non cambierò idea, non sopporterei di vivere senza Turandot.

Altoum:

Un terribile giuramento mi costringe a rispettare la volontà di mia figlia: ella ha promesso che sposerà solo colui che risolverà i tre enigmi da lei proposti. Ma sono stanco di vedere giovani vite spezzate. Basta sangue!

Calaf:

Figlio del cielo, io chiedo di affrontare la prova!

Altoum:

Si compia il tuo destino!

 

Scena terza

(Al suono dell'Inno Imperiale, preceduta da 2 schiave : Adelma e Zelima, escono Turandot

e il seguito. Tutti si gettano con la faccia a terra e Altoum si alza in piedi.)

Turandot:

Chi è costui che osa presentarsi con tanta audacia per risolvere gli enigmi e desidera affrontare la morte?

Altoum:

Figlia. Eccolo!

Turandot:

( dopo aver osservato Calaf, tra sé) E voi padre, osate presentare al mio cospetto un simile rifiuto?

Adelma:

(Ha osservato Calaf attentamente, a Lao-Ching)Cosa vedo?! Ma lo conosco.

Lao-Ching:

Che dici? Chi è? .

Adelma:

Questo giovane è stato servo alla corte di mio padre, re di Tabriz.

Turandot:

Principe, rinunciate a questa impresa. Siete ancora in tempo per sfuggire alla morte.

Calaf: Che dolce voce! Che struggimento! Meglio morire che rinunciare alla speranza di conquistarla.
Adelma: Quanta dolcezza. Potesse essere mio. Sono certa ormai della sua nobile origine.
Altoum: Principe, sei dunque ancora convinto di affrontare la prova?
Calaf: Si.
Altoum: Si inizi la prova!
Mandarino: Popolo di Pechino, la legge è questa: la principessa Turandot sposa sarà a chi spieghi i tre enigmi che ella proporrà.

Ma chi affronta la sfida e vinto resta, porga alla scure la superba testa.

Altoum: Figlia, per l’ultima volta ti prego, poni fine a questa crudeltà.
Turandot: Padre, non è crudeltà che mi spinge a tanta freddezza. In me rivive lo spirito della mia antenata principessa Lou-ling, che fu rapita da un re straniero e deportata come schiava e, infine, uccisa. Vivido è nel mio cuore l'orrore di chi la uccise.
Lao-Ching: Da secoli ella dorme nella sua tomba.
Turandot: Sui principi stranieri io vendico la sua purezza e la sua morte. Mai nessuno mi avrà!
Straniero ( a Calaf) , non tentare la fortuna! Gli enigmi sono tre, la morte è una!
Calaf. No, principessa, no! Gli enigmi sono tre, una è la vita!
Turandot (in piedi) Impudente! Dimmi straniero: Chi è la creatura che è in ogni luogo, città, castello, terra e mare ed è sempre al di sopra sia dei vincitori che dei vinti?
La sua figura è nota a tutti ed è amica di tutti.

Nessuno la può eguagliare. Anche tu la conosci. (si siede)

Calaf: (guarda il cielo e pensa) Principessa,...quella creatura è il sole.
Ping: Ha azzeccato la risposta!
Pang: E uno!
Pong: E' il sole! E' il sole!
Folla: Ha risposto giusto! E' il sole! E' il sole!
Turandot: Silenzio!
Altoum: Figlio, voglia il cielo che tu possa risolvere i nuovi enigmi.
Turandot (tra sè): Non sarà vero che costui vinca. Folle, ascolta di nuovo e spiega. (in piedi) Qual è l'albero in cui si perde la vita di ogni mortale? Può essere vecchissimo e giovane, ha foglie da una parte verdi , dall'altra nere.
Calaf: (dopo un attimo) Questa pianta nuova e insieme antica è l'anno, con i suoi giorni chiari e le notti scure.
Pong: Sento già aria di nozze!
Pang: E due!
Ping: E' l'anno! E' l'anno!
Folla E' l'anno, è l'anno!
Turandot: Dico silenzio! ( si volta lentamente verso la folla) Prima di sottoporti all'ultimo enigma, ti voglio ancora dare una possibilità. Rinuncia e salvati!
Altoum: Evita, figlia mia, l'ultimo enigma. Costui merita già di essere tuo sposo.
Turandot: (in collera) Mio sposo! Gli enigmi sono tre!
Calaf. Signore, sono pronto all'ultima prova!
Ping: Coraggio, scioglitore di enigmi! Coraggio e vincerai la principessa!
Turandot: Ascolta e rispondi. Cosa è che, pur freddo come il gelo, ti può scaldare come il fuoco? E' trasparente e tenebrosa. Se libero tu sei, ne diventi schiavo. Se sei suo servo ti fa re! (vedendo Calaf immobile e assorto) Su, straniero! Sei in preda alla paura? Ti senti Perduto?
Calaf: (improvvisamente raggiante di gioia) Ah! Io non sono vinto, so la risposta…
Folla: Sa la risposta!
Calaf: Il gelo che riscalda come il fuoco… è…Turandot!
Ping, Pong, Pang: Turandot! Turandot!
Pang: Gloria, o vincitore, gloria.
Pong: Ti sorride la vita. Ti sorride l’amore!
Turandot: Non è possibile!
Zelina (a Turandot): Principessa, ha vinto.
Folla: (sottovoce) Turandot è vinta! Sarà sposa!
Turandot (al padre): Figlio del cielo! Padre!

Non gettare tua figlia tra le braccia di uno straniero.

Altoum: Il giuramento è sacro!
Folla E’ sacro,! Sacro.
Pong: Si vada al tempio!
Ping: Si preparino le nozze!
Turandot (aCalaf): Dunque vuoi tu una sposa che ti odia, che ti aborrisce? Vuoi una preda? Vuoi che io venga trascinata alle nozze con la forza?
Altoum: Basta, figlia! Si vada al tempio.

Sono stanco delle tue stravaganze!

Calaf: No, Figlio del Cielo. No, Principessa altera.

Voglio che Turandot mi si conceda in sposa con animo lieto, non pieno d’odio.

Adelma (a Lao-ching) Mi si apre il cuore e nuova speranza.
Lao-Ching Che ti dicevo? Turandot non accetterà mai un marito.
Calaf (a Turandot): Sei dunque ingorda della mia morte? Signora, te la concedo. Tu mi hai proposto tre enigmi, io te ne proporrò uno solo:

tu non sai il mio nome, domani, se lo indovinerai, andrò lieto al patibolo.

Pang: Audace!
Ping: Coraggioso!
Pong: Pazzo!
Turandot: Straniero, accetto il patto.
Altoum: Imprudente. Non sai che ingegno ha costei.

Se è ciò che desideri, te lo concedo.

Inno imperiale (tutti in piedi)
Ai tuoi piedi ci prostriam,
Luce, re di tutto il mondo!
Per la tua saggezza,
per la tua bontà,
Ci doniamo a te,
Lieti, in umiltà.
A te salga il nostro amor!
Diecimila anni al nostro imperatore!
A te, erede di Hiem wang,
Noi gridiam:
Diecimila anni al grande imperatore! Alte, alte le bandiere!
Gloria a te! Gloria a te! Gloria a te! Gloria a te!

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