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CUORE ITALIANO RESPIRO TEDESCO


Scuola Media di Solarolo: dalle nostre inviate a Kirchheim

Pensavamo ad una bella vacanza e siamo ritornati in lacrime. Lunedì 12 aprile alle 6:30 abbiamo iniziato quella che sarebbe stata una fantastica avventura italo-tedesca. Eravamo 32 alunni, 3 proff., 2 mamme e l’autista che marciavamo verso Kirchheim.

 Già la prima sera, dopo esserci sistemati nelle camere e avere assaggiato "la brodaglia" tedesca, i nostri "uomini" hanno avuto modo di mettere alla prova il loro mitico inglese… Naturalmente solo per conoscere e farsi avanti con le ragazze tedesche: missione compiuta!!! I nostri compagni hanno talmente ben compreso l’importanza dell’inglese come strumento di comunicazione, che alcuni si erano persino dimenticati l’italiano.

Da quel momento il polo di attrazione era il nostro albergo che traboccava di tedesche (solo ragazze uffa!). Incominciavano così a formarsi le prime coppiette. Michele e Kerstin: si conoscevano già via carta e si piacevano.

Marco e Nicole, lui aveva perso la testa e lo ammetteva ma lei lo vedeva troppo basso…poi si è sciolta.

 

C’è inoltre stato un flirt tra la brasiliana Francisca e Albertino. Luca R., il latin lover per eccellenza, mirava in alto e si era fatto avanti tra le sedicenni, tra cui la più carina era una ragazza di nome Ines. Ma sfarfallando da una all’altra, alla fine non ha concluso niente. L’amore più travolgente e malinconico è stato quello di Amedeo. Per due giorni Lisa lo ha sfidato a braccio di ferro, poi lo ha steso!Chi avrebbe mai pensato che Shakespeare sarebbe rinato a Kichheim portando con sé tanti Giulietta e Romeo?!

L’ultima sera ci siamo scatenati in discoteca e noi ragazze italiane abbiamo avuto la rivincita ballando senza mai fermarci. E a questo punto anche noi abbiamo riscosso un discreto(perché siamo modeste) successo! La musica era talmente coinvolgente che anche i proff. si sono ritrovati in mezzo alla pista da ballo. Verso le 11 (23.00) purtroppo siamo dovuti tornare in albergo: la tristezza ci impediva di fare le valigie.

La mattina non volevamo alzarci perché sapevamo che ci aspettava l’addio, ma era inevitabile. Prima di intraprendere il viaggio, davanti alla loro scuola abbiamo fatto le ultime foto e ci siamo salutati a malincuore. C’è chi ha tentato di salire sul nostro pullman, ma non potevano venire con noi in Italia.

Il viaggio di ritorno è stato traumatico per tutti. Molti piangevano e poco tempo dopo la neve ha fatto il resto. Il tempo cancella tutto, ma non il vero amore.

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