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Appena avvertito l'ordine di evacuazione le persone presenti
nell'edificio dovranno immediatamente eseguirlo, mantenendo, per
quanto possibile, la massima
calma.
Quest'ultima affermazione può sembrare paradossale, ma se si
pensa che, visto quanto stabilito
dalla recente normativa di prevenzione incendi per l'edilizia
scolastica, l'uscita di sicurezza più vicina è ad una distanza
massima di 60 metri dalla porta dell'aula
e che normalmente il numero massimo di piani è pari a tre, si
comprende che il tempo necessario
per coprire tale distanza, uscendo
dell'aula è ridotto anche camminando lentamente.
Se a questo si aggiunge che nella maggior parte dei casi si
dispone di parecchi minuti per mettersi
in salvo, è comprensibile che la soluzione del problema consista
nell'esecuzione di un deflusso ordinato e senza intoppi.
Per garantire una certa libertà nei movimenti è necessario
lasciare sul posto tutti gli oggetti ingombranti e fermarsi a
prendere, se a portata di mano, un indumento
per proteggersi dal freddo.
L'insegnante prenderà il registro di classe e coordinerà le
operazioni di evacuazione, intervenendo dove necessario.
Gli studenti usciranno dall'aula al seguito dei compagni
apri-fila, in fila indiana e tenendosi per
mano, o appoggiando la mano sulla spalla del compagno che sta
avanti; un tale comportamento,
oltre ad impedire che eventuali alunni spaventati possano
prendere la direzione sbagliata o mettersi
a correre, contribuisce ad infondere coraggio.
Prima di imboccare il corridoio verso l'uscita assegnata o il
vano scale l'apri-fila accerterà che sia
completato il passaggio delle classi secondo le precedenze
stabilite dal piano.
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